Description
The Italian node of the European ALMA Regional Centre is hosted by the Istituto di Radioastronomia in Bologna and is one of the seven nodes that constitute the European network that provides technical and scientific support to ALMA users. The nodes operate in close collaboration with each other and with the ALMA Regional Centre at ESO, Garching. Each node contributes its own specific expertise, in order to ensure that maximum advantage is taken of the European competencies in the field of mm-astronomy and interferometry.
Our ARC node staff supports the ALMA users in all the steps of their projects, by helping in the:
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ALMA proposal preparation and submission
Optimisation of the observing strategy
Tracking of project status
Reduction of interferometric data with CASA
Archive mining Management of large data set
Polarimetry mm-VLBI with ALMA Array combination
Recent posts on Media INAF
Quel legame tra l’acqua e la formazione dei pianeti
NUOVE OSSERVAZIONI CON I RICEVITORI IN BANDA 5 E BANDA 7 DI ALMA
Le antenne di Alma hanno consentito di individuare vapore acqueo nel disco che circonda HL Tauri – giovane stella a simile al Sole, situata a 450 anni luce dalla Terra, nella costellazione del Toro – esattamente là dove potrebbero formarsi i…
Cascata di molecole eruttata da un quasar
ESPULSE A UNA VELOCITà DI OLTRE 600 KM/S
Un gruppo di astronomi guidato dall'Università di Hokkaido ha scoperto un’eruzione di gas molecolare in un quasar lontanissimo dalla Terra. Si tratterebbe della prima forte evidenza di un’espulsione di gas molecolare nel primo miliardo di anni di vita dell’universo. La…
Buchi neri supermassicci, a tavola son tutti uguali
IL RISULTATO SU MONTHLY NOTICES OF THE ROYAL ASTRONOMICAL SOCIETY LETTERS
Analizzando un campione di buchi neri attivi al centro di 136 galassie, un team guidato da Ilaria Ruffa della Cardiff University ha scoperto che, indipendentemente dal loro “appetito” per la materia galattica circostante, mostrano una luminosità sorprendente simile, sia a…
Scoperto il primo disco stellare extragalattico
IL SISTEMA è STATO CHIAMATO HH 1177
Grazie alle capacità combinate del Vlt dell’Eso e di Alma è stato osservato un disco attorno a una giovane stella massiccia nella Grande Nube di Magellano, una galassia vicina alla nostra. È la prima volta che un disco del genere,…
Nuovo record personale di risoluzione per Alma
OSSERVAZIONE IN BANDA 10 (A 950 GHZ) CON BASELINE DI 16 KM
Cinque millisecondi d’arco. Come distinguere un singolo capello umano a quattro km di distanza. È la risoluzione senza precedenti raggiunta nel corso di un’osservazione dimostrativa dall’array di antenne di Alma, l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array, guardando R Leporis, un’anziana stella situata…
Anche i quasar giocano a nascondino
NON SOLO IL TORO DI POLVERI: SE CI SI METTE PURE LA GALASSIA AD OSCURARLI...
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Durham ha scoperto che il gas e le polveri presenti nelle galassie che stanno intensamente formando stelle potrebbero giocare un ruolo determinante nel nascondere la radiazione emessa dai quasar, rendendoli difficili da stanare. Lo…
L’influenza dei buchi neri sulla chimica galattica
ALMA MAPPA LA DISTRIBUZIONE DI 23 MOLECOLE NELLA GALASSIA M77
Grazie alle osservazioni ad alta risoluzione di Alma di M77 – uno dei nuclei galattici attivi più vicini alla Terra – una nuova ricerca mostra che il buco nero supermassiccio al centro di una galassia può avere un impatto diretto…
Materia oscura in hi-res, con un quasar e una lente
NUOVI VINCOLI COSMOLOGICI GRAZIE ALLE LENTI GRAVITAZIONALI
Con le immagini del radiotelescopio Alma, in Cile, un team di ricercatori giapponese ha per la prima volta osservato in dettaglio le fluttuazioni della materia oscura nell’universo su scale inferiori a 30mila anni luce. Lo studio, pubblicato su “The Astrophysical…
Il campo magnetico galattico più lontano di sempre
LO STUDIO OGGI SU NATURE
Rilevato dalle antenne di Alma attorno a 9io9 (una galassia a 11 miliardi di anni luce da noi), è circa mille volte più debole del campo magnetico terrestre, ma si estende per oltre 16mila anni luce. È il campo magnetico…
Svelato l’enigma della pulsar yo-yo
I TELESCOPI DELL’ESO AIUTANO A COMPRENDERE IL COMPORTAMENTO DI J1023
Nella modalità “alta”, J1023 emette raggi X molto luminosi, luce ultravioletta e luce visibile, mentre nella modalità “bassa” emette maggiormente onde radio. Il motivo? Un’intricata interazione tra il flusso di particelle soffiato via dalla pulsar e la materia che invece…